un’idea per (r)esistere

Chiedo il contributo di tutte le Istituzioni e di coloro siano interessati a dar voce al silenzio di chi non può più gridare e per coloro che non credono possa esserci, ancora, qualcuno disposto ad ascoltarli. Vorrei sviluppare e diffondere un protocollo a garanzia delle vittime dei reati violenti e delle loro famiglie, così come ho testato su di me grazie alla collaborazione con una Clinica Ospedaliera. Così come un tossicodipendente può rivolgersi al SERT e da questo ricevere tutte le informazioni utili, non comprendo come nessuna istituzione affianchi la vittima e la sua famiglia in un percorso di tutela.

Questi i miei obiettivi:

  1. Applicazione Direttiva Europea 2004/80/CE

  2. Ripresa percorso legislativo Disegno di legge n°5068 del 16 giugno 2004

  3. Chiusura O.P.G.

    1. Comitato di controllo per i soggetti gestiti dalle nuove strutture

    2. Tutor responsabili

  4. Utilizzo del bracciale elettronico a garanzia dell’incolumità delle vittime

  5. Creazione di un Protocollo, come da me proposto e impostato, che assista sia le vittime che le famiglie di queste per:

  • Cure fisiche

  • Assistenza emotiva con apertura di un ambulatorio anche nelle fasi post aggressione.

  • Assistenza legale

  • Indicazioni su come dialogare con i media

  •  Pubblicazione vademecum diritti delle vittime da consegnare all’arrivo in ospedale

  • Percorso per i disturbi post traumatici da stress, usando le strutture presenti sul territorio nazionale già predisposte per questo.

  • Affiancare la vittima da un soggetto pubblico che l’avvii nella corretta gestione dei suoi diritti.

Perché, purtroppo, per chi subisce un evento come questo la sentenza è “Fine Pena Mai”!